Un’esperienza intensa, ricca di contenuti, emozioni e autentico spirito europeo: è quanto ha caratterizzato la mobilità Erasmus che ha visto protagonista un gruppo di studenti con bisogni educativi speciali provenienti dall’IES Julio Caro Baroja di Pamplona, accolti nel nostro istituto grazie al legame nato l’anno scorso con la visita preliminare di una docente spagnola.
Colpita dalla nostra attenzione all’inclusione e dalla varietà delle attività proposte, la docente aveva espresso il desiderio di portare alcuni suoi studenti per vivere un’esperienza diretta all’interno della nostra comunità scolastica. Il progetto si è così concretizzato in una settimana di mobilità che ha unito didattica, laboratori, scambio interculturale e accoglienza, con un’attenzione particolare alle esigenze individuali degli studenti coinvolti.
La settimana si è aperta con un giro guidato della scuola, durante il quale gli studenti hanno potuto familiarizzare con gli spazi e il personale, sentendosi da subito accolti e coinvolti. Sono poi seguite numerose attività pensate per stimolare la partecipazione e valorizzare le competenze di ognuno.
Tra le esperienze più significative: un laboratorio di riconoscimento degli odori presso il dipartimento di chimica, che ha unito sensorialità e curiosità scientifica; un laboratorio di fisica, dove gli studenti hanno sperimentato in modo pratico concetti chiave; un quiz di scienze, che ha reso l’apprendimento divertente e stimolante; un’attività sulla storia della tecnica, per riflettere sull’evoluzione delle invenzioni nel tempo; un laboratorio tattile sul riconoscimento delle fibre tessili, volto a sviluppare la percezione sensoriale e la manualità; momenti di scambio linguistico, sia con le nostre classi sia con tre classi terze dell’Istituto Comprensivo Pacetti, grazie alla collaborazione con le docenti e gli alunni della scuola del primo ciclo; lavori di gruppo sul tema del futuro, che hanno permesso agli studenti di confrontarsi in modo creativo sui propri sogni, obiettivi e speranze; e infine una sessione di giochi inclusivi, che ha favorito la socializzazione attraverso il movimento e il gioco cooperativo.
Tutte le attività sono state svolte in un clima sereno, accogliente e rispettoso dei tempi e delle specificità di ciascuno. Il coinvolgimento degli studenti italiani ha reso l’esperienza ancora più ricca, promuovendo empatia, spirito di collaborazione e apertura verso l’altro.
Questa mobilità ha rappresentato molto più di uno scambio scolastico: è stata una dimostrazione concreta di come l’inclusione possa diventare realtà attraverso la didattica, la relazione e la collaborazione tra scuole europee. Un grazie sentito agli studenti, ai docenti accompagnatori e a tutti coloro che hanno reso possibile questa esperienza, con la promessa di ritrovarsi presto per continuare a crescere insieme.